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Sara Pereyra Baras ed il suo stile flamenco

Sara Pereyra Baras ed il suo stile flamenco

Sara Pereyra Baras nasce a Cadice nel 1971 e sin dall’inizio ha ricevuto un buon indirizzo verso la danza direttamente da sua madre. 

Ha avuto i suoi esempi di danza più memorabili a La Tertulia Flamenca de la Isla, a San Fernando, una fondazione controllata da sua madre Concha Vargas e in seguito è entrata a far parte di Los Niños de la Tertulia Flamenco, dove ha svolto il suo apprendistato come artista di flamenco.

Sara Baras ha vissuto l’infanzia in strade simili a quella del suo “genitore artistico”, Camaron de la Isla, il cantante che essa stessa rispettava di più di tutti ed un uomo che avrebbe poi onorato nel tempo artisticamente, presentandosi in numerose mostre in suo onore.

Sara diviene famosa una volta arrivata ad entrare a far parte dei Gitanos de Jerez di Manuel Morao, un’organizzazione fondata dal chitarrista con il fervido intento di rappresentare nuove abilità all’interno delle tecniche del flamenco.

Agli inizi degli anni ‘90 Sara è andata in visita con questa organizzazione dove ha lavorato per due mesi al Teatro Edoardo VII di Parigi e successivamente, ha abbracciato una visita di sei mesi anche in Giappone con l’artista Javier Barón.

Altra tappa fondamentale nel 1992 è quella dell’Expo di Siviglia, dove si è esibita in uno spettacolo che è stato anche esposto al Town Hall Theatre di New York, qui grazie alla propulsione artistica ottenuta per mezzo del festival, poco dopo nel ‘94, ecco che si fa subito conoscere come una delle nuove artiste più incoraggianti nel circuito del flamenco.

Presso la Biennale di Flamenco a Siviglia Sara, si trasforma in una normale intrattenitrice alle celebrazioni di flamenco di metà anno che si tengono in tutta l’Andalusia e ha anche partecipato alla Bienal de la Danse de Lyon.

Sara Baras ha iniziato a presentarsi come artista ospite per un gran numero di gruppi di flamenco organizzati, incorporando una stagione con il Ballet Flamenco de Antonio Canales nella sua creazione di Gitano.

È stata anche vista da Merche Esmeralda, che ha capito le sue vere capacità e l’ha impiegata come artista ospite nel suo spettacolo Mujeres, conosciuto da allora come la “nuova regina della danza flamenca”.

Sara ha introdotto poi il suo gruppo di ballo, il Ballet Flamenca de Sara Baras, la sua creazione indipendente più memorabile è stata uno spettacolo chiamato Sensacíones, che ha debuttato a Madrid nel ‘98, per poi rientrare con altri successi indimenticabili a Siviglia.

A questo punto gran parte dell’energia di Sara era incentrata sulla sua organizzazione di danza e il suo successivo contributo fu Sueño, che portò in tutte le parti della Spagna e in Europa dove riunì folle di nuovi sostenitori. 

L’ultima opera di Sara è Sabores, uno spettacolo dedicato alla madre, che ha portato un po’ ovunque.

Dagli anni 2000 la sua carriera viene costellata da partecipazioni a programmi televisivi internazionali, film (anche Hollywoodiani), documentari e partecipazioni teatrale e di festival di ogni tipo.

Sara Baras è una delle nuove artiste progressiste, tutt’oggi giovane e diretta successora dei più celebri artisti di flamenco, ha saputo mantenere il suo posto in modo proattivo durante l’intera esistenza all’interno della danza del flamenco. 

L’artista ha sempre avuto un modo libero di affrontare la sua danza flamenca, che è carica di passi, caratterizzata da uno stile liscio, soppiantando gli ornamenti e gli abiti più comuni con un aspetto più esemplare ed originale.